Nel Cavalier King
Charles Spaniel, come in moltissime altre razze, purtroppo è
possibile si sviluppino delle malattie genetiche di vario tipo...
La legge Italiana per ora, non prevede controlli a
livello sanitario atti a far diminuire l'incidenza di queste patologie
mediante severissimi esami degli esemplari riproduttivi come gia accade
da tempo all'estero...
In attesa della legge, affidandoci alla coscienza di
chi alleva e per saperne qualcosa di piu', ho raccolto in rete qualche
notizia...
MALATTIE GENETICHE
Razze diverse sono più colpite da certe malattie
ereditarie. Le patologie oculari sono
particolarmente diffuse tra i Collie. Boxer, Retrievers, Terranova,
Pastori Tedeschi, Dogue de Bordeaux sono a rischio di stenosi subaortica
(una patologia cardiaca). Boxer e nel Bulldog hanno una frequenza più
elevata di stenosi polmonare. L’endocardiosi mitralica è
presente in quasi ogni tipo di razza di piccola taglia, come il
Cavalier King Charles, i Bassotti e i Barboni. La cardiomiopatia
dilatativa colpisce l’Alano, il Dobermann, il Mastino Napoletano, il San
Bernardo. La lussazione della rotula colpisce razze diverse, è ancora
poco indagata in Italia. La spondilosi deformante causa artrosi della
colonna vertebrale con irrigidimento del dorso. Colpisce il Boxer e i
molossoidi. La sordità congenita colpisce il 30% dei Dalmata, oltre a
Dogo Argentino, Collie. La malattia di von Willebrand (una patologia del
sangue) colpisce diverse razze, ma è particolarmente diffusa nel
Dobermann, Pastore Tedesco, Manchester Terrier, Corgie, Shetland. Il
Boxer ha una incidenza più alta del normale di tumori. Malattie della
pelle sono frequenti nelle razze a pelo raso, come i Terrier di tipo
Bull, il Dobermann, e sono in aumento le dermatiti allergiche. Anche le
patologie del comportamento possono avere una base ereditaria: nel Bull
Terrier sono noti i comportamenti compulsivi; l’ansia parossistica è
statisticamente più diffusa tra Barboni nani, Setter irlandese e
Dobermann. L’elenco è ovviamente molto più lungo, questi sono solo
alcuni esempi. Fino ad oggi sono state identificate più di 500
patologie genetiche nei cani di razza, più di 100 nei cani
fantasia. I testi veterinari riportano l’elenco, continuamente
aggiornato, delle patologie tipiche di ogni razza.
MVD
Le
malattie cardiovascolari e l'insufficienza cardiaca, o scompenso
cardiaco, sono condizioni piuttosto comuni nei nostri cani da
compagnia di piccola taglia come di media e grande taglia...
Uno studio effettuato in Italia su 7000
cani rivela che l'11% sono affetti da malattie cardiache. Le malattie
valvolari a carico della valvola mitrale (endocardiosi mitralica)
costituiscono la piu' diffusa malattia cardiaca acquisita nei cani e
colpiscono, anche se talora in modo non grave, un terzo circa dei cani
di età superiore ai 10 anni. Questa malattia caratterizzata da
deformazione della valvola di tipo degenerativo, prevale nettamente
nelle razze canine di piccola taglia.
Bisogna tener presente che in Italia il
problema,seppur grave,non è particolarmente sentito come ad esempio nei
paesi del nord Europa , America e in Canada,dove sono nate fondazioni
specifiche per combattere la MVD sui cani che ne soffrono l'insorgenza
anche a volte in giovane età...
Ad esempio in SVEZIA la maggioranza degli
allevatori pongono particolare cura nella selezione genetica dei
genitori e nonni esenti da MVD dei futuri cuccioli , visto che al
momento è questa l'arma più efficace per combattere questa malattia.
Sono riportati di seguito alcuni links in
lingua inglese,visto che in italiano c'è ben poco in rete,sulla
Mitral Valve Disease per una informazione più dettagliata
sull'argomento.
www.cavalierhealthfoundation
www.grancourt.com
www.pets4you.com
www.mtcavalier.com
www.quinnweb.ca
www.lmbfarm.com
www.chimeracavaliers.homestead.com
www.yourpurebredpuppy.com
www.ckcs.com
Lussazione della
rotula
La lussazione della rotula riguarda sia
razze di taglia piccola che razze di taglia grande e consiste in
un mancato allineamento tra la troclea femorale e la cresta tibiale; ne
consegue che la rotula viene attirata fuori dalla sua sede nella troclea
femorale impedendo una corretta funzione articolare e provocando una
degenerazione articolare con artrosi. La lussazione della rotula è
mediale nel 75-80% dei casi, riguardanti sia cani di taglia toy, piccola
e grande, mentre è laterale nel 20-25% dei casi, riguardanti solo cani
di taglia grande e gigante. Viene classificata in 4 gradi: nel 1° grado
la lussazione è occasionale e la rotula rimane generalmente in sede, con
una deviazione della cresta tibiale inferiore a 15°, nel 2° grado la
lussazione è più frequente, con la rotula spesso fuori sede, ma
facilmente riducibile manualmente o con l'estensione dell'arto, con una
deviazione della cresta tibiale da 15° a 30°, nel 3° grado la lussazione
è permanete anche se ancora riducibile manualmente, con una deviazione
della cresta tibiale da 30° a 60°, nel 4° grado la lussazione è
permanente e non più riducibile, con una deviazione della cresta tibiale
superiore a 60°. La prevenzione si attua mediante una visita ortopedica
nelle razze predisposte, seguendo appositi protocolli d'indagine, e la
selezione dei riproduttori sulla base dei dati fenotipici e genotipici.
Su questa malattia, poco indagata nel nostro Paese, sarebbe utile uno
studio statistico di incidenza nelle varie razze predisposte.
Displasia
dell'anca
Displasia dell'anca, dal greco dys (anormale)
e plassein (formale), è un'anomalia dello sviluppo dell'articolazione
coxo-femorale del cane, patologia multifattoriale oltre che condizionata
da fattori genetici, la testa ed il collo del femore con l’acetabolo
risultano, singolarmente o nel complesso, più o meno deformati. Definita
patologia rara nel 1930, oggi affligge la maggior parte delle razze
canine.
Non è una malattia congenita, bensì genetica, e ciò
significa che un genitore displasico può dare figli perfettamente sani o
viceversa. I soggetti nascono perfettamente normali (a differenza
dell'uomo, dove la malattia viene diagnosticata già allo stadio fetale)
e, verso i quattro mesi di età, si può individuare una certa lassità
legamentosa. Dai sei ai dieci mesi possono insorgere alcuni sintomi,
quali zoppia dopo il lavoro e debolezza sul treno posteriore. Dopo i sei
mesi inizia un processo di artrite progressiva, che dura circa fino ai
diciotto mesi, sino a stabilizzarsi. In alcuni casi è proprio dopo
l'anno di vita che si notano sintomi di displasia, senza alcuna
manifestazione antecedente.Il periodo critico nello sviluppo
dell'articolazione coxo-femorale del cane è dalla nascita sino ai 2 mesi
d'età; il tessuto osseo non si è ancora completamente formato a partire
dal midollo cartilagineo, muscoli e nervi non sono ancora completamente
sviluppati ed i tessuti molli dell'anca, ancora plastici, possono essere
oltremodo sollecitati. Ne deriva un'instabilità articolare con perdita
della congruità fra acetabolo e testa del femore, sublussazione della
testa del femore, erosione della cartilagine articolare, ispessimento
della sinoviale, comparsa di formazione esofitiche, rimodellamento osseo
ed artrosi nelle fasi più avanzate della displasia dell'anca.
La perdita di coesione della cartilagine con la superficie articolare
può avvenire già dai 60 giorni d'età; la lassità articolare conduce ad
una dislocazione cranio-dorsale della testa femorale con un conseguente
maggior carico sulla porzione mediale della testa e sul margine cranio-
mediale dell'acetabolo. Questa pressione anormale, in un cucciolo di 1-2
mesi e già pesante, determina un ritardo nello sviluppo normale
dell'acetabolo, con arrotondamento dei margini. Le superfici articolari
vanno incontro a sclerosi nel tentativo di stabilizzare l'anca; si
verificano inoltre un ispessimento del collo del femore con formazione
di osteocondrofiti e di cisti ossee subcondrali.
L'insorgenza e la manifestazione della patologia è estremamente
soggettiva. Di frequente si osserva riluttanza del soggetto al movimento
a causa della dolenzia dell'anca. La corsa assume la classica andatura
da lepre, con ridotta escursione articolare, difficoltà del soggetto a
cambiare posizione a terra, a rialzarsi, ed accusa dolore alla
manipolazione articolare coxo-femorale. Alcuni soggetti possono
manifestare variazioni inaspettate del carattere, da cani equilibrati,
socievoli ed inclini al gioco in soggetti aggressivi e mordaci.
Una leggera zoppia può degenerare in modo tale da impedire al soggetto
la posizione quadrupedale. Con l'avanzare dell'età aumentano le
manifestazioni dei segni clinici. La maggior parte dei cani portatori di
displasia, dopo aver portato a termine la prima fase di sviluppo anomalo
dell'anca, cammina e corre senza difficoltà e senza evidenti segni di
dolore fino agli 11-15 mesi d'età, periodo durante il quale il dolore
appare unicamente dopo intensa attività e si rendono palesi le
alterazioni dell'andatura.
Nei cani adulti il dolore è associato a fenomeni artrosici; si nota
tendenza a stare seduto, masse muscolari atrofiche, rigidità
nell'andatura, accorciamento del passo, segni che da intermittenti
divengono costanti dopo 3-4 anni.L'artrite altro non è che la risposta
al processo infiammatorio causato dalla lassità a livello acetabulare.
In seguito, possono divenire evidenti segni di reazioni proliferative
sulla rima dorsale dell'acetabolo.
Il meccanismo specifico, causa della displasia, non è noto, Come già
detto precedentemente, figli sani di genitori displasici, e viceversa,
sono casi frequenti; pertanto, il controllo di tale patologia è
estremamente frustrante.
L'alimentazione non bilanciata può forse essere un'aggravante, ma non ne
determina certamente l'insorgenza.
Cuccioli che crescono troppo, rispetto al loro standard sono più
predisposti di altri. Carenze minerali e vitaminiche non sono poi da
sottovalutare; tuttavia, pare che sia più importante controllare
l'alimentazione del riproduttore che del figlio, al fine di prevenire
tale problema.
Gli accertamenti radiografici attualmente rappresentano l'unica metodica
diagnostica universalmente accettata per la displasia dell'anca. Le
modificazioni radiologiche variano da una sublussazione della testa del
femore fino a gravi artropatie degenerative con evidenti alterazioni
della conformazione della testa del femore e dell'acetabolo.
Non esiste terapia medica o chirurgica che ristabilisca appieno la
normale funzionalità di un'anca displasica. Esistono una serie di misure
da adottare in grado di alleviare il dolore nei cani affetti da
displasia dell'anca, i quali possono così condurre una vita abbastanza
normale; evitare il soggiorno in ambienti freddi o umidi, osservare
periodi adeguati di riposo alternati ad attività giornaliera
controllata, controllo del peso corporeo, uso di farmaci antidolorifici
ed atti a ridurre l'infiammazione associata all'artrite degenerativa.
Le procedure chirurgiche capaci di migliorare la qualità della vita dei
pazienti; tripla osteotomia pelvica, osteotomia di testa e collo del
femore, miectomia del muscolo pettineo, osteotomia intertrocanterica,
sostituzione completa dell'anca, restituiscono risultati che variano in
rapporto all'attività del soggetto ed allo stadio dell'artrosi
secondaria che si sviluppa nel tempo.
Altri trattamenti prevedono la limitazione dell'apporto energico e di
calcio nella dieta per garantire uno sviluppo più lento dello scheletro
che proceda di pari passo con lo sviluppo muscolare.
Tale patologia articolare riconosce sia cause multifattoriali, genetiche
che ambientali; vale a dire alimentazione , stress fisici, metodi di
allevamento ecc.
Alcune razze canine sono maggiormente predisposte di altre ad essere
colpite dalla displasia dell’anca. Nella razza Bulldog Inglese, accurati
studi clinici hanno stabilito che in questa razza è comune ritrovare una
displasia medio-grave delle anche senza che ciò comprometta la normale
vita del soggetto.
Risulta importante che la diagnosi di displasia sia effettuata fra
l’ottavo e il nono mese di vita del cucciolo, anche se una diagnosi
definitiva non può essere fatta prima dei dodici mesi.
La diagnosi precoce ci permette infatti di intervenire tempestivamente
attraverso terapia medica e ambientale, in grado di migliorare e/o
risolvere le alterazioni articolari e quindi impedire la formazione di
successiva artrosi.
La diagnosi viene effettuata tramite una accurata visita ortopedica e
una indagine radiografica della articolazione dell'anca
Sordità congenita
Il Dott.Massimo Baroni ha trattato il controllo
e la prevenzione delle malattie ereditarie di Interesse neurologico con
particolare riferimento alla sordità’ congenita. Questa patologia
colpisce circa 40 razze canine, con una incidenza rilevante in alcune di
esse (Dogo Argentino, Dunkerhound Norvegese, collie). In particolare nel
Dalmata tale patologia acquista un grosso significato zootecnico per
l’alta incidenza (30%) segnalata in tutte le popolazioni studiate a
livello mondiale. Le alterazioni responsabili di sordità congenita sono
costituite da aplasia, ipoplasia e degenerazione precoce delle strutture
recettoriali situate a livello dell’organo del Corti, nell’orecchio
interno. Si tratta quindi di una sordità’ definibile come
Neurosensoriale. A differenza di quanto avviene in altre razze (
gene Merle nel Collie e Dunkerhound), le modalità di trasmissione
genetica della malattia nella razza Dalmata non e’ ben conosciuta, pur
essendo nota una certa associazione con altri caratteri fenotipici come
l’eterocromia dell’iride o l’assenza di macchie scure ( patches) sul
mantello alla nascita. Da queste considerazioni risulta evidente la
primaria importanza dell’identificazione dei soggetti dalmata affetti da
sordità congenita ai fini di un controllo, di una prevenzione e di una
comprensione profonda della modalità genetica di trasmissione. La
diagnosi di sordità può essere spesso emessa dopo una semplice visita
clinica se bilaterale, mentre risulta clinicamente impossibile quando la
lesione è monolaterale.
Da qui nasce la necessità dell’uso di una metodica
strumentale obiettiva e sicura da utilizzare per la diagnosi di questa
malattia. Tale metodica e’ stata identificata nel BAER ( Brain Stem
Evoked Response) che prevede l’utilizzo di una macchina in grado di
raccogliere ed analizzare sotto forma di onde, le risposte elettriche
cerebrali conseguenti ad una
ben precisa stimolazione acustica. Il test è eseguibile
attualmente in Italia presso diversi Specialisti Neurologi Veterinari
operanti sia in strutture Universitarie che Private. E’ un test di
rapida esecuzione, eseguibile su soggetti svegli o lievemente sedati. |